City of God

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«A 20 km dal paradiso... qualcuno sta lottando per uscire dall'inferno.»

City of God
Zé Pequeno e la sua banda in una scena del film
Titolo originaleCidade de Deus
Lingua originaleportoghese
Paese di produzioneBrasile, Francia, Stati Uniti d'America
Anno2002
Durata128 min
Dati tecniciColore
rapporto: 1,85:1
Generebiografico, gangster, thriller
RegiaFernando Meirelles, Kátia Lund
SoggettoCidade de Deus di Paulo Lins
SceneggiaturaBraulio Mantovani
ProduttoreMauricio Andrade Ramos
Produttore esecutivoWalter Salles
Casa di produzioneLionsgate
Distribuzione in italianoMikado
FotografiaCésar Charlone
MontaggioDaniel Rezende
Effetti specialiRenato Batata
MusicheAntonio Pinto
ScenografiaTulé Peak
CostumiInês Salgado
TruccoAnna Van Steen
Character designTulé Peak
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani
Logo ufficiale del film

City of God (Cidade de Deus) è un film del 2002 diretto da Fernando Meirelles e Kátia Lund.

Tratta dall'omonimo romanzo semi-autobiografico dello scrittore brasiliano Paulo Lins, la pellicola venne presentata fuori concorso al 55º Festival di Cannes.[1] Il cast comprende attori come Alexandre Rodrigues, Leandro Firmino da Hora, Phellipe Haagensen, Douglas Silva, Alice Braga e Seu Jorge: la maggior parte di essi era, di fatto, residente in favelas come Vidigal e la stessa Cidade de Deus. La trama, liberamente ispirata da eventi reali, descrive la crescita della criminalità organizzata nel quartiere Cidade de Deus di Rio de Janeiro tra la fine degli anni '60 e l'inizio degli anni '80, raccontata dal punto di vista del protagonista-narratore Buscapé.

City of God è considerato uno dei film brasiliani più importanti di tutti i tempi, elogiato dalla critica specializzata, che ne ha enfatizzato le qualità artistiche ed estetiche. Il lungometraggio rappresenta l'ultima pietra miliare nel periodo di rilancio della produzione cinematografica brasiliana, noto come cinema da retomada. La pellicola venne nominata per quattro premi Oscar nel 2004: miglior regista (solamente Fernando Meirelles fu candidato, mentre la moglie e co-regista Kátia Lund non fu presa in considerazione), miglior sceneggiatura non originale, miglior fotografia e miglior montaggio;[2] nel 2003 fu scelta per essere il candidato brasiliano per l'Oscar al miglior film in lingua straniera; tuttavia, non riuscì a rientrare nei cinque finalisti.

  1. ^ (EN) Official Selection 2002, su festival-cannes.fr. URL consultato il 7 luglio 2011 (archiviato dall'url originale il 14 dicembre 2013).
  2. ^ (PT) Sérgio Dávila, "Cidade de Deus" muda paradigma brasileiro, su www1.folha.uol.com.br, Folha de S. Paulo, 28 gennaio 2004. URL consultato il 27 marzo 2022.

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